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All’interno degli Istituti Penitenziari sono presenti, in numero significativo, persone detenute con disagio psichico o affette da vere e proprie patologie psichiatriche. Gli ultimi dati della ricerca dell’Agenzia Regionale Sanità del 2012 sullo stato di salute dei detenuti in Toscana, evidenziano una percentuale del 40,6% nei maschi e del 50,8% nelle donne. In un contesto di restrizione, dove i fattori stress e di disagio sono più incisivi, l’esistenza di tali disturbi/patologie, si accompagna a seri rischi per la loro salute e sicurezza.

Allo scopo di prevenire i rischi di auto od eterolesionismo   in Carcere (episodi sempre più frequenti e di gravità per il rischio di suicidio), si rende necessaria l’individuazione tempestiva di tali disturbi e/o patologie, unitamente all’assunzione di interventi specifici di trattamento terapeutico.

Nel periodo detentivo è indispensabile intervenire con misure di trattamento e con adeguati interventi di cura da parte dei professionisti Psichiatri e Psicologi, che operano in Carcere, ma è necessario anche che sia attivata il più precocemente possibile anche una presa in carico da parte dei Servizi Psichiatrici del territorio, onde assicurare una possibile applicazione di misure alternative e garantire una continuità terapeutica alla scarcerazione.

A tutti gli operatori sanitari che lavorano in Carcere sono richieste competenze mirate al riconoscimento e alla segnalazione delle persone con tali disturbi/patologie ed anche la capacità di partecipare, offrendo il proprio contributo professionale, agli interventi terapeutico trattamentali integrati, sia con gli organismi interni al Carcere che con la Rete dei Servizi di salute mentale del territorio.

 

Gli istituti penitenziari presentano peculiarità dal punto di vista ambientale (requisiti della struttura e rapporti con l’istituzioni di polizia giudiziaria), assistenziale, tipologia di assistito e patologie tali da presentare una casistica medico legale specifica e complessa.
A tal fine è necessario approfondire ulteriormente gli aspetti medico-legali, configurando i modi corretti nella gestione del paziente detenuto.

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